Anticiclone sub Tropicale o Africano
E' un'area di alta pressione che di solito negli ultimi anni sta soppiantando, e di sovente anche fondendosi con L'Anticiclone delle Azzorre.
Nelle ultime estati non si è fatto altro che parlare della sua grande influenza sul clima italiano, ed europeo a discapito dell'Alta pressione delle Azzorre, surclassata dal temibile Anticiclone Africano a cui si appioppano i nomi più disparati dal sapore dantesco o mitologico.
Ma vediamo intanto come può influenzare il nostro clima.
L'aria del deserto nord africano viene spinta alle nostre latitudini, ma anche più a nord, di norma da saccature che si formano ad ovest delle coste marocchine, iberiche o anche a nord ovest della Francia.
In base al posizionamento di queste lacune bariche avremo la direzione dell'aria sub tropicale, che non raramente colpisce anche la Francia e l'Inghilterra, molto comunemente la nostra Penisola.
Una volta entrata in contatto con il nostro mare, l'aria diventa anche umida, e questa combinazione determina indici di calore elevatissimi, ed estati dal sapore tropicale.
Sempre durante il periodo estivo l'Anticiclone delle Azzorre può unirsi all'Anticiclone Sub Tropicale, grazie alle spinte depressionarie ormai molto comuni che si formano tra Inghilterra e Francia.
Anche durante i mesi autunnali ed invernali non sono rari gli affondi di aria mite sub tropicale, sempre grazie a depressioni, ex uragani, o lacune bariche, e determinano lunghi periodi di siccità e termiche sopra la media.
Con isoterme primaverili, soprattutto per il sud Italia, da come potete ben notare dalla mappa sopra.
Differenza tra Anticiclone delle Azzorre ed Anticiclone Sub Tropicale
Si differenziano perché nascono e si formano su diverse superfici: il primo essendo prettamente stazionario sull'Oceano tende a mitigare il clima grazie alla temperatura mite delle acque.
Cosa che l'Anticiclone Sub Tropicale non fa, perché nasce nelle aree desertiche del nord Africa, dove il caldo nei bassi strati è veramente elevato.
Questa massa di aria calda inizialmente secca, una volta spinta sulla nostra penisola, diventa calda umida per via del passaggio sul Mare Nostrum.
Elaborazione delle mappe: Centro Meteo
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