sabato 9 gennaio 2021

Neve a Roma e Napoli: ecco la configurazione adatta

26 e 27 febbraio 2018: neve a Roma e Napoli

Altezza geopotenziali a 500 hPa e pressione al suolo

Il 26 ed il 27 gennaio sono 2 date che gli amanti della neve che abitano sulla fascia tirrenica laziale e campana, quindi in aree non proprio favorite dalla Dama Bianca non possono dimenticare.

Perché nevicò? Cosa favorì le copiose nevicate?

Analizzando le prime due carte sulla pressione al suolo e dei geopotenziali a 500 hPa notiamo come l'Anticiclone delle Azzorre si sia spinto fino al nord della Scandinavia agganciando un blocco anticiclonico in territorio russo.

Questo ponte tra alte pressioni ha favorito lo sganciamento e conseguente slittamento di un pezzo di nucleo gelido proprio dalla Russia, verso sud ovest.

Geopotenziali a 500 hPa e pressione al suolo

Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo

Andando più nel dettaglio verso l'Europa ed il Mediterraneo non sono da sottovalutare diversi aspetti.

In primis il nucleo gelido sembra sprofondare nel Tirreno investendolo tutto, passando anche dal Rodano.

Aspetto fondamentale è la presenza di 2 depressioni. La prima già formata sullo Jonio diretta verso nord est, ed attivatrice di aria gelida dai Balcani, e la seconda formata tra il 26 ed il 27 sulla Sardegna.

Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo 26 febbraio 2018


Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo 27 febbraio 2018

Come ben sappiamo le depressioni tirreniche attivano maltempo che di solito investe tutto il centro sud. 

Non da sottovalutare che si formarono dei minimi secondari in pieno Tirreno, vicino le Isole Pontine.

Questa serie di situazioni favorirono nevicate che investirono le coste laziali e campane, imbiancando addirittura Aprilia, Civitavecchia, Formia e Gaeta. In Campania fu imbiancata anche Baia Domizia, e le località più interne della provincia di Caserta.

Nevicò quindi a Roma, Napoli e Caserta, che di solito sono sfavorite o in ogni caso vedono solo nevicate coreografiche.

Isoterme a 850 hPa 26 febbraio 2018

Isoterme a 850 hPa 27 febbraio 2018

Dando un'occhiata alle isoterme a 850 hPa vediamo una - 8 fino sulla Campania, ed addirittura sul Trentino un nocciolo gelido impressionante di -22 a 850 hPa. 

Ma non sono state solo le isoterme così basse a fare nevicare nella Capitale e su gran parte della Campania costiera, bensì il rifornimento di umidità ed instabilità continua che le depressioni hanno portato dal mare.

In un'irruzione nuda e cruda da est, avremmo visto ben poco e vi assicuro che tante volte con isoterme molto basse anche tra -8 / -12 a 850 hPa le coste casertane e laziali non hanno visto niente di niente, come il 6 gennaio 2017.

Ecco sotto la configurazione del 6 gennaio del 2017 dove la Costiera Amalfitana vide la neve. Non nevicò però sul basso Lazio e sulla costa tirrenica campana, e nemmeno nelle colline casertane, se non sui paesi sotto il Matese solo per sfondamento appenninico.

Geopotenziale a 500 hPa e pressione al suolo 6 gennaio 2017

Isoterme a 850 hpa 6 gennaio 2017 

Come si nota dalle carte sopra, relative al 6 febbraio 2017 l'Italia fu investita da aria polare continentale, ma di striscio. Tutto troppo ad est, per vedere qualcosa.

In questo quadro dove non viene coinvolta la Porta del Rodano si vede poco o niente in determinate zone, al massimo qualche fiocco svolazzante.

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